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LE MIE FOTOCAMERE

alcune delle macchine che ho avuto l'oppurtunità di provare, alcune le ho odiate, alcune lo ho amate, alcune hanno fatto la storia della tecnologia fotografica altre no.

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CANON M10 2015 Giappone

Mirrorless con sistema M di casa Canon, entry-level, con l'apposito adattatore è possibile montare le ottiche EF. Schermo touch e flash incorporato. Dotata di Wi-fi e Bluetooth. E'piccola e leggera ed è comoda per tutte quelle occasioni in cui esco e non so se faccio delle foto... Per quanto riguarda le foto si comporta bene di giorno ma la sera, sbaglia completamente il bilanciamento del bianco e il piccolo e buio obiettivo del kit non fanno altro che alzare ISO e rumore. 
Scatta in RAW e tutto sommato il comparto fotografico è buono rispetto al prezzo. 
Video pessimi, scattosi, AF che non rimane agganciato al soggetto, questo di giorno, figuriamoci con poca luce. Grande pregio lo schermo ribaltabile di 180 gradi ottimo per i selfie... Viene fornita in kit con un obiettivo EF-M 15-45 f3.5-6.3 IS STM un obiettivo poco luminoso ma stabilizzato e dotato di focus "passo-passo" tutto sommato un buon obiettivo.

Il sensore è un CMOS da 24Mpx con la nuova tecnologia di Canon Dual Pixel il che permette messe a fuoco veloci e precise. Alla bilancia 309g con batteria e senza obiettivo.

Non ha fatto la storia, anzi non se l'è filata nessuno, lo odiata per i video l'ho amata per la sua compattezza, e la portabilità in viaggio, è stata il mio miglior compromesso tra trasportabilità e qualità fotografica digitale.

CANON AF35M 1979 Giappone

Questa macchina è stata la prima fotocamera al mondo con autofocus attivo. Correva il 1979 ed in Giappone viene chiamata Autoboy, Sureshot negli Stati Uniti. Un paio di anni prima Konica aveva prodotto la C35AF la prima fotocamera con autofocus in assoluto ma con sistema meccanico Honeywell Visitronic. Canon invece brevetta questo sistema soppranominato "CAFS" ovvero: Canon Auto Focus System il quale usava un raggio infrarosso che si rifletteva sul soggetto più vicino alla fotocamera, questo sistema diverrà lo standard per le fotocamere AF negli anni successivi. La fotocamera viene premiata con il Good Design Award in Giappone nel 1980. Il corpo ha la forma di mattoncino, costruita in plastica nera. Ha un obiettivo fisso 38mm con apertura f2.8. Scatta su pellicola 135 mm che viene caricata manualmente premendo il pulsante di scatto. dispone di un mirino con correzione di parallasse ed di una piccola luce rossa sulla sinistra che dice quando è opportuno usare il flash. Il flash è a pop-up manuale a discrezione del fotografo quindi. Funziona con 2 comunissime batterie AA.

Ha fatto la storia, la sto amando tantissimo.

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FUJIFILM INSTAX MINI 90 2013 Giappone

Bisogna ammetterlo se la fotografia istantanea esiste ancora lo si deve a Fujifilm, che ha continuato da sola a credere in questo filone fotografico. Le istantanee sono pura fotografia analogica, e dite quel che volete ma hanno il loro fascino. Il vedere subito una foto ed averla in mano sono l'unicità delle istantanee. Questa camera è tra le migliori e più complete che ci siano per quanto riguarda le pellicole Instax Mini 62x46 mm. Se la gioca alla pari con la ben più costosa Leica Sofort. Il corpo è compatto e ha 2 colorazioni, grigia-nera e grigia-marrone. Dispone di un piccolo mirino palesemente disallineato con l'obiettivo Fujinon 60mm f12.7. La sensibilità e fissa 800 ISO data dalle pellicole Instax. Ha un ottimo e potente flash incorporato e un pulsante anteriore con specchio per facilitare gli autoscatti. Permette il pieno controllo dello scatto ed è piena di funzioni tra i quali: modalità Macro, possibilità di compensazione dell'esposizione, autoscatto e autoscatto doppio, controllo del flash, modalità panorama per massima nitidezza, modalità party flash in sincro lenta con bassa velocità di otturazione, modalità kids con tempo minimo di posa, doppia esposizione sullo stesso fotogramma, bulb. Batteria ricaricabile al litio con una autonomia infinita. Alla bilancia 296g senza batteria.

Non ha fatto la storia, ma la amo perchè la fotografia istantanea è emozionante e molto creativa.

CANON EOS 5D MK II 2008 Giappone

E che c'è da descrivere? Una gran camera, leggendaria, professionale e pesante! Straordinaria, successore della leggendaria 5D. Sensore Full Frame da 21Mpx generoso, ottima profondità di campo, colori straordinari, immagini fantastiche... Monta lo sterminato parco ottiche EF. Sensibilità di esposizione da 100 a 25600 ISO. Integra un sistema di pulizia avanzato per il sensore. Possibilità di usare un microfono esterno per la registrazione video. E' stata la prima camera a girare video in full hd a 30fps di qualità cinematografica, è famosa per questo, ha girato famosissimi film, telefilm e videoclip e persino le pubblicità delle concorrenti ! Il corpo è robusto, ben fatto e tropicalizzato! Display da 3" ormai non luminosissimo visto le macchine di oggi ma buono. Otturatore elettromeccanico da 30" a 1/8000 più posa B. Se la trovate usata, prendetela meglio 100 volte questa vecchia macchina di qualche anno fa che una recente APS-C ! Ovvio non ha NFC, WIFI, GPS, ma chi se ne frega! Serve per fare le fotografie mica è uno smartphone.
Alla bilancia 928g con batteria e senza obiettivo. La amo e starà con me finchè funziona.

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CANON AE-1 PROGRAM 1981 Giappone

La macchina di famiglia. Leggera, compatta, robusta e dal design affascinante. Dispone di modalità semi-auto in priorità tempi e completamente auto, monta elettronica Texas Instruments, il che nel'81 ne fa una delle prime reflex con questa tecnologia. La baionetta è FD il che consente di montare un parco ottiche sterminato ma sopratutto, visto il tempo, più economiche. Otturatore elettromeccanico a tendina in tela nera, tempi otturatore da 2" a 1/1000 più posa B. L'esposimetro è al solfuro di Cadmio, preciso. Scegliendo priorità dei tempi, l'esposimetro nel mirino ci consiglierà l'apertura giusta del diaframma. Dispone di slitta per il flash, autoscatto, controllo profondità di campo. check batteria. Inoltre nel mirino è possibile visualizzare la sotto o sovraesposizione prima dello scatto. Volendo la si può usare anche in manuale. L'alimentazione del circuito elettronico avviene con una batteria da 6 V all'ossido di argento, alcalina o al litio reperibile in qualsiasi negozio di fotografia o su internet. A batteria scarica la macchina smette completamente di funzionare, ma non temete a me la batteria è durata già più di due anni! Alla bilancia 592g con batteria e senza obiettivo. Ha fatto la storia perchè è stata una delle prime macchine a montare una sofisticata elettronica, la amo perchè è sexy.

LEICA R-E 1990 Germania

Leica è famosa per il suo sistema M, a telemetro, leggere e meccanicamente perfette.
Le Leica M hanno fotografato la storia, le hanno avute i più grandi fotografi. I crucchi hanno insegnato agli altri come si fanno macchine fotografiche, per anni. Io che la M non me la posso permettere ho preso questa R-E, della famiglia delle Leica R. Laddove Leica ha fatto la storia delle telemetro, no ha avuto successo nel sistema Reflex... dove erano le Giapponesi a stabilire la gerarchia. Questa R-E onora il suo marchio; robusta, ben fatta, solida. Metallo fuori, dentro, sopra, attorno. Specchio silenzioso e dal gran colpo! Otturatore a lamelle a tendina da 2" a 1/2000" con posa B. Velocità meccanica di 1/100" senza batteria. Esposimetro con doppia misurazione della luce con range da 12 a 3200 ISO. Scatto, oltre in manuale, con priorità diaframma. Nel mirino visualizzazione di tempi e diaframmi. Costruita in 6500 esemplari tutte nere. Non ha fatto la storia, il sistema Leicaflex purtroppo non ha avuto la stessa gloria delle Leica a telemetro. L'ho amata tanto mi ha regalato scatti fantastici, l'ho venduta a malincuore.

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CANON CANONET 28 1971 Giappone

Se la trovi su internet, prendila! Questa macchina dei "poveri" è una delle mie preferite! Costruzioni e prestazioni economiche, ma ahimè è semplicemente fantastica!
Leggerissima, non è una reflex, (quindi silenziosissima) l'obiettivo è un splendido 40mm molto nitido con apertura da f/2.8 a f/16. Otturatore lamellare con velocità di scatto da 1/30 a 1/600. Mirino galileiano (quindi sfalsato rispetto l'ottica) messa a fuoco chirurgica tramite telemetro, e questo ne fa un suo pregio perché la PDC è davvero precisa. 
Esposimetro con sensibilità pellicola da 25 a 400 ISO. L'esposimetro al solfuro di cadmio non sbaglia un colpo! All'interno del mirino l'esposimetro ci indica il tempo di scatto. Se lo scatto rischia di venire sottoesposto o sovraesposto la macchina non scatterà facendoci risparmiare il fotogramma sbagliato! Che sofisticata! Meravigliosa! Il circuito è alimentato da batteria PX625 ormai introvabili dato che sono a mercurio e quindi sostituibili con PX625A ma il voltaggio passa da 1,35 V a 1,5 V l'esposimetro al cambio di voltaggio lavora comunque egregiamente. La camera senza batteria scatta meccanicamente con un tempo fisso di 1/60. Leggera, leggera, leggera ma il tappo copri obiettivo salta via sempre! Alla bilancia 566g con batteria e obiettivo.

Ha fatto la storia, la linea Canonet sono sempre state all'avanguardia dell'epoca.

POLAROID IMPULSE 1988 Stati Uniti

Polaroid è sinonimo di istantanea, quel rivoluzionario processo chimico che permetteva di avere lo scatto dopo pochi minuti.  La Polaroid Impulse AF è costruita completamente in plastica, disponibile in varie colorazioni, tra cui giallo e grigio. L'accesnione della camera avviene semplicemente aprendo il flash, si inquadra si preme il tasto di scatto e il gioco è fatto. La camera ha un sistema di autofocus sonar, in pratica emette segnali ad infrarossi che rimbalzano sul soggetto che vengono poi captati da un sensore posto anteriormente alla camera. L'otturatore è a controllo elettronico, con tempi di scatto da 1/200 a 1/4" l'esposimetro al solfuro di cadmio. L'obiettivo ha una lente in plastica con focale fissa a 116mm e apertura fissa a f/9. Flash automatico e levetta con compensazione dell'esposizione. Impressiona sulle vecchie pellicole Polaroid 600 con batteria nella cartuccia, reperibili facilmente su internet e negozi di fotografia. Semplice da usare esprime il suo meglio in esterni non soleggiati, gli scatti istantanei 600 rimangono un classico intramontabile. Ha fatto la storia, continuerà a farla.

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FUJIFILM X-100T 2014 Giappone

Giapponese di gran cuore, compatta di gran cuore... questa macchina ad ottica fissa dispone di un sensore Aps-C X-TRANS, ovvero il sensore non ha il classico filtro Bayer (di cui dispone il 95% delle camere in commercio) ma un filtro RGB a mosaicizzazione mista. I sensori con matrice di Bayer soffrono di effetto moirè, e per questo vengono dotati di filtri antialias o Low-Pass a discapito di una perdita di nitidezza. La serie X di Fujifilm invece con i suoi sensori X-Trans permette di non montare ulteriori filtri davanti al sensore con una maggiore nitidezza a parità di risoluzione. La macchina è digitale al 100% seppure il design faccia pensare tutt'altro. Dispone di un mirino ottico galileiano, che può diventare completamente digitale all'occorrenza. Nel mirino ottico anche la disponibilità di un inutile telemetro digitale. Ghiera dei tempi sulla calotta e controllo diaframmi direttamente sull'obiettivo permettono un appeal straordinario. 3a generazione della fortunata serie X-100 questa macchina permette scatti straordinari con compattezza e prestazioni ai massimi livelli. Eccellente nella street photography permette di non essere notati grazie al silenziosissimo otturatore a foglia. Superba, rasenta la perfezione la sua categoria ha fatto la storia, continuo a tenermela per me.

GOPRO HERO 5 BLACK 2016 Stati Uniti

Lascia a casa il case. Nel 2016 GoPro reinventa la action cam per eccellenza, che in questo caso diventa totalmente impermeabile senza il case. Display touch da 2" comodissimo per vedere ciò che si inquadra e per accedere al funzionale menù. La camera ha persino comandi vocali che ci permettono di non perdere una ripresa neanche quando abbiamo le mani impegnate. I vantaggi di questa camera sono la possibilità di prospettive diverse ed impossibili con una normale fotocamera, può essere un buon complemento della nostra attrezzatura. Nota dolente per la batteria, personalmente mi riesce a durare una giornata cambiandola al pomeriggio, ma se si tengono accesi i comandi vocali, il wi-fi che ci permette di controllarla da remoto e registriamo ad alta risoluzione beve enrgia come se fosse un 4.0 benzina biturbo controvento. Per fortuna le batterie sono piccole e ricaricabili con un powerbank in tasca... L'ho maltrattata in qualsiasi modo possibile e devo dire che l'impermeabilità non è il massimo (mi sono ritrovato granelli di sabbia nel vano batteria). Ha fatto la storia (action cam) me la tengo stretta.

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CANON EOS 30D 2010 Giappone

Giù il cappello. Una delle ultime camere a pellicola prodotte da Canon, camera semi professionale dalle ottime prestazioni. La macchina è molto compatta, robusta e ben costruita, come tutti i prodotti non economici di Canon. Alla sua uscita uno dei sistemi di messa a fuoco più veloci, ed è perfettamente compatibile con tutti gli obiettivi EF ed FD tramite un economico adattatore. Comodo display LCD vicino al pulsante di scatto, che permette di tenere sempre sotto controllo i valori di scatto. Flash pop-up incorporato e otturatore fino a 1/4000 di secondo, sensibilità di esposizione fino a 6400 iso.

Vera unicità di questo modello è "Eye Control" tramite il mirino ottico. Eye Control permette di mettere a fuoco in un punto esatto del fotogramma solo con lo sguardo. Cosa? Ma che dici! Cioè tu guardi a sinistra nel mirino? E lei mette a fuoco a sinistra! Tu guardi a destra ? E lei mette a fuoco a destra! Alto, basso, destra, sinistra, centro... l'utilità del Eye Control diviene molto comoda per fotografia sportiva e naturalistica! Praticamente infallibile se ben calibrato, mi stupisco che la casa Giapponese non abbia portato avanti questa tecnologia anche sulle sue digitali, un peccato anche perchè l'occhio è molto piu veloce di un joystick. Amatissima.

SONY RX-100 Mk IV 2015 Giappone

Perfetta, ma la perfezione si sa, non esiste. E quale sarebbe il grande neo di questa camera? La batteria!!!! Sony negli ultimi anni digitali è entrata con prepotenza nelle top camera con la A7 e con RX-100. Apparecchi sofisticati ad alte prestazioni. Come tutti gli apparecchi ad alte prestazioni, il consumo di energia è elevato per questa compatta professionale. Le dimensioni e il peso ti fanno dimenticare di averla in tasca, spenta, l'obiettivo rientra e davvero diventa tascabile.

Le capacita video di questa camera sono straordinarie: 4K fino a 30 fps, oppure scendendo di risoluzione possiamo fare video a 960 fps !!! Qualità fotografiche eccellenti grazie all'ottica Zeiss stabilizzata. Le fotografie sono belle in qualsiasi condizioni di luce, ricordiamoci che però il sensore è da 1" e quindi le fotografie saranno più simili ad un buono smartphone che ad una macchina fotografica pro. Stabilizzazione eccellente nonostante  le dimensioni dell'obiettivo e auto focus bomba di quale Sony va molto fiera.

Monitor completamente ribaltabile e mirino elettronico incorporato di fianco al flash pop up. Insomma c'è veramente tutto per portarsela sempre con se... insieme ad una decina di batterie....

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POLAROID ONE STEP 2 2016 Stati Uniti

La macchina del tempo. Correva l'anno 1977 quando uscì la prima One Step, una macchina divenuta poi icona. La storia Polaroid è un pò come quella di Kodak, vittima del progresso tecnologico. Nel 2001 l'azienda dichiara la bancarotta. L'anno successivo il marchio viene concesso ad altre aziende che continuano ad produrre pellicole e macchine, fino al 2008 quando un'altra bancarotta ferma la produzione delle famose pellicole quadrate. Un progetto impossibile sarebbe fare tornare il brand ed è proprio a  questo punto che nasce Impossible Project, un marchio che cerca di ricreare quelle famosissime pellicole, recuperando le sostanze chimiche una per una. E dopo alcuni anni Impossible diventa Polaroid Origins, con lo scopo di ricreare la fotografia istantanea di una volta. Pochi semplici tasti in questa scatola di plastica: un pulsante per attivare l'autoscatto, una levetta per 3 livelli di esposizione, un pulsante per il controllo del flash, un pulsante di scatto, basta. Essenziale. Divertente. Spensierata. Le fotografie sono meravigliose, grandi ed istantanee, sebbene ci vogliono circa 15 minuti di sviluppo. Unica pecca la mancanza di un tappo copri obiettivo, non sarebbe stato male. Prezzo salato per le fotografie una cartuccia di 8 pose costa circa 19 euro. I tempi abbreviati si sa costano.

CANON 5D MKIII 2012 Giappone 

La EOS 5D MKII ha rivoluzionato le reflex digitali, e ci si sarebbe aspettato molto da un suo modello successivo. Canon non ha deluso l'attesa, ha forse più in comune con l'ammiraglia  EOS 1DX che con la sorellina EOS 5D MKII. Auto focus a 61 punti di cui 41 a croce, mirino con copertura al 100%, processore Digic5+, corpo in lega di magnesio, modalità di scatto silenziosa e un ottima tropicalizzazione.

Rispetto alla versione precedente vengo riposizionati gran parte dei tasti migliorando già l'eccellente ergonomia della 5D MKII, migliora anche la risoluzione e la qualità del monitor.

L'auto focus è davvero il passo che mancava, Canon ha dedicato un interno sottomenù all' auto focus, che diventa completamente personalizzabile e praticamente infallibile (o quasi).

Inutile parlare delle sue prestazioni, della sua qualità costruttive e della sua modularità, è una reflex professionale e non c'è di meglio

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